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Il Partito Democratico di Monza denuncia l’affissione abusiva in città di manifesti che invitano alla violenza e all’intolleranza.

Nelle ultime ore sono comparsi a Monza, come in diverse città lombarde, deliranti manifesti anonimi riportanti in calce l’effigie di Evita Peron. Sono stati affissi abusivamente in più punti della città e imbrattato la bacheca della sede del Partito Democratico di Monza.

Manifesti che si rivelano un pericoloso concentrato di slogan inneggianti la violenza, l’odio verso il genere femminile, le battaglie femministe, la minaccia alla convivenza civile, per terminare con l’evocare il patriarcato come la soluzione a tutti i mali.

Un inno alla violenza, all’intolleranza, al disprezzo dei diritti civili conquistati nel nostro paese.
Un inno all’uomo forte, sì proprio quell’uomo che si è reso protagonista dal gennaio 2023 a oggi di 109 femminicidi di cui 90 registrati in ambito familiare e affettivo.
Un inno al totalitarismo e un programma politico contro la ragioni della libertà, della democrazia e delle istituzioni democratiche.

Una pericolosa ideologia tipica della cultura neofascista che ben si sposa con la vergognosa adunata neo fascista di Acca Larentia a Roma di domenica 7 gennaio con tanto di saluti romani, vera e propria apologia di fascismo.

Il Partito Democratico di Monza invita la Giunta a coprire i manifesti dislocati in più punti della città, a individuare con l’ausilio delle forze dell’ordine locali gli autori e a sanzionarli come previsto dalle norme vigenti.

Il Partito Democratico di Monza invita il Consiglio Comunale ad una pubblica condanna dei pericolosi contenuti espressi in quei manifesti.

 

Monza, 8 gennaio 2023