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stazione-monzaAttiva una biglietteria elettronica su tre, con grande disagio per chi si deve muovere nelle ore di punta o quando la biglietteria con l'operatore è chiusa. L'ascensore e il montascale per il trasporto dei disabili non funzionanti o non ancora collaudati a distanza di anni, quindi non possono essere utilizzati, così i disabili o rinunciano a muoversi in treno o devono essere accompagnati, mentre i genitori con bimbi nei passeggini sono costretti a fare più rampe di scale per raggiungere i binari.

Queste alcune delle cose che non vanno alla stazione RFI di Monza segnalate questa mattina dai pendolari e raccolte dai consiglieri regionali del PD Enrico Brambilla e Giuseppe Civati, che hanno rilanciato in Brianza l'indagine regionale del Partito democratico che monitorerà la condizione delle 415 stazioni lombarde, di cui 22 in Provincia di Monza, 16 di RFI e 6 di Ferrovie Nord. I risultati della ricerca, frutto della compilazione di un articolato questionario in corso in questi giorni a cura dei circoli del PD e dei comitati che aderiscono all'iniziativa, saranno presentati all'inizio del prossimo anno.

"Le difficoltà dei pendolari non solo sono date dai pesanti tagli decisi dal governo Berlusconi al trasporto pubblico e nei forti aumenti dei biglietti, più del 25% mediamente, stabiliti da Regione Lombardia dal prossimo anno – hanno detto Brambilla e Civati – ma anche da un trasporto ferroviario che continua a non essere all'altezza, che penalizza quotidianamente studenti e lavoratori e da stazioni che sono tutte più o meno al di sotto degli standard. Con la nostra campagna vogliamo mettere in fila i problemi per costringere Regione Lombardia, RFI e Ferrovie Nord a rendere più efficienti i treni e più accoglienti le stazioni ferroviarie brianzole e lombarde".

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