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20101129-Veltroni-TitoloNella sala congressi della Villa Reale di Monza Walter Veltroni ha detto con chiarezza: "...Il Presidente Formigoni si fermi, ritiri il bando di gara per rivederne gli importi e la procedura". Ha dovuto controllare più volte, per assicurarsi di non sbagliare, quando nel bando di gara ha letto la cifra che viene richiesta per l'affitto della Villa: solamente 30.000 Euro all'anno. Il coinvolgimento dei privati può essere utile nella gestione di un bene come la Villa Reale, ma la tutela deve restare in mano pubblica. Veltroni invoca quindi un atto di saggezza dal Presidente della Regione, Formigoni: si fermi, ritiri questo bando di gara, lo riveda e scelga una procedura più trasparente.
Anche la senatrice Emanuela Baio è stata molto dura: nel presentare l'interpellanza parlamentare firmata da 20 senatori al Ministro dei Beni Culturali Bondi sottolinea le numerose contraddizioni del bando di gara. Basti dire che il Consorzio proprietario della Villa Reale, che ha scelto di durare 20 anni, concede con questo bando la Villa per 30 anni.

Marco Sala e Roberto Scannagatti, hanno rivendicato il forte contributo dato, in questi anni, alla causa del restauro della Villa Reale. Prima con il concorso internazionale, voluto dalla giunta Faglia che ha portato alla predisposizione del Progetto Carbonara, poi con la partecipazione costruttiva alla discussione sulla nascita del Consorzio. Ora però questo bando disgraziato ha cambiato tutto.
Il PD partecipa con orgoglio e rispetto a "La Villa Reale è anche mia", movimento trasversale di cittadini, che hanno dimostrato grande passione, con iniziative settimanali in città. La raccolta delle firme sta toccando cifre insperate. Come testimoniano dal pubblico, in una sola giornata più di 600.
Ora, come sottolinea Scannagatti, è arrivato il momento di andare oltre l'ambito locale, per risvegliare l'opinione pubblica nazionale sul rischio di perdere un bene pubblico di enorme valore come La Villa Reale di Monza.

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