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consiglio comunale monzaSerata in consiglio comunale turbolenta quella del 27 Novembre. Discussione sulla richiesta da parte di un operatore di adibire un fabbricato a struttura di accoglienza di immigrati in via Monte Oliveto. Attesi 100 o anche 120 immigrati in poco più di 600 metri quadrati! 6 metri quadrati a testa !!!

Perché quel numero di immigrati? Perché può garantire il “giusto” profitto all’operatore, che fa quello di mestiere: la ricerca del profitto. Ma quel numero è perfettamente  in linea con i dettami del ministro Piantedosi e della nuova linea contro l’immigrazione in seguito al decreto Cutro. Ed è in perfetta linea con il modello della destra della premier Meloni, fatta di integrazione massiva, senza psicologi e senza insegnanti di italiano. Tutto sulle spalle dei Comuni. Accoglienza ignobile, dettata da una destra becera, ignorante, oltranzista e soprattutto incivile.

Ma a Monza NO! Alla destra capitanata dal consigliere Allevi questo modello invece NON VA BENE!! La destra monzese è ohibò per l’accoglienza diffusa contro la visione del loro stesso Governo. Si saranno messi d’accordo? 

La linea dell’accoglienza diffusa è invece quella che l’amministrazione di centro sinistra sta portando avanti in silenzio, ma la destra nostrana non lo sa.

Non potendo protestare contro il loro beneamato Piantedosi e contro il loro Governo perché non se lo possono permettere, attaccano la giunta. E quindi in Consiglio Comunale si può far caciara. Un po’ di sano populismo di destra non guasta mai. E’ più comodo e fa più effetto in termini elettorali e di prestigio personale (quello è importante).

Meglio promuovere la grancassa in Consiglio Comunale: convocando i fedeli arrabbiati di destra in consiglio, con un volantino fatto circolare nei giorni scorsi, ed esprimersi con urla e schiamazzi dalle tribune del pubblico con tanto di cartelloni (non ammessi), contro la giunta.

E il coup de théâtre arriva quando il consigliere Allevi interrompe il consigliere Racioppi, reo di accusare i decreti della destra del problema immigrati a Monza, e via quindi con urla e schiamazzi da parte dei fan nelle tribune fatti arrivare appositamente, per poi stringersi le mani e darsi pacche sulle spalle con i consiglieri del centro destra come a dire ci avete chiamato? Eccoci, siamo venuti. Presenti!

E ancora urla contro il sindaco reo di …. non aver protestato abbastanza e con forza contro la politica di destra dell’accoglimento di massa e …. e poi improperi contro i consiglieri di centro sinistra, aizzando il pubblico.   

Più che un consiglio comunale, un’aria da stadio, tra sberleffi dei consiglieri di destra contro chi dei consiglieri, osava contraddirli. Aria fascista.

La presidente del consiglio comunale ha redarguito il pubblico, affermando che avrebbe chiamato la forza pubblica. Ma qualcuno cento anni fa, aveva già detto che avrebbe trasformato il parlamento in un manipolo di soldati, o meglio di camicie nere. Lo spirito è questo. E le cose non cambiano.

Alla fine l’ordine e le spiegazioni giuste e vere, arrivano dall’assessore Riva e poi dal sindaco Pilotto che ha richiamato la virtù della mitezza contro l’arroganza della destra monzese e contro le accuse “ad personam“ per cui la destra dovrebbe chiedergli scusa. Ma nessuno lo farà mai, abituati come sono a essere prevaricatori e provocatori. Ma dalle parti della destra, questo è il modo di far politica che passa il governo!

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