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Putin Kim1. Vladimir e Kim: amore a prima bomba.

13 Settembre 2023: l’incontro bilaterale tra Vladimir Putin e Kim Jong-un e la dichiarazione ufficiale del Dittatore Nord-Coreano spostano una pedina importante sullo scacchiere internazionale: “Sostegno alla lotta sacra della Russia”.

Così Jong-un si presenta sul campo delle relazioni internazionali, con una mossa che fa tremare l’intero scacchiere nonostante poco si pensi della Nord Corea e delle sue potenzialità nucleari. Corretto, se si pensa all’economia di quel paese, all’isolamento, allo scarso livello d’istruzione giovanile e all’impossibilità tecnica di dare vita e corpo ad un programma nucleare a scopi militari ma, se esiste un caposaldo delle relazioni internazionali è che queste non devono essere rese pubbliche: ovvero, un rapporto bilaterale non è necessario che sia comunicato ad alcun soggetto terzo se non per esplicita volontà dei contraenti.

La domanda sorge spontanea: come hanno fatto a creare un arsenale di cui qualità e quantità sono sconosciuti al resto del mondo?

L’unica prova che si ha è che la Nord Corea è in possesso di testate balistiche nucleari a lunga gittata per stessa dichiarazione nord-coreana e per i numerosi test effettuati, ivi compresa la preoccupazione giapponese poiché essi, avvenuti, proprio nel Mar del Giappone. È solo guardando la cartina geografica che s’intuisce una possibile ma non provata risposta: a volte ciò che sembra indecifrabile è banalmente davanti agli occhi ed il confine Russia – Nord-Corea rende spaventosamente banale la risposta alla domanda di cui sopra; ribadendo che non esiste alcuna prova fornita ai nostri occhi ma tenendo conto della più lineare possibilità di due Stati sovrani di intrattenere un qualsiasi tipo di relazione e tenendo conto che le basi militari in Nord Corea sono tutte sotterranee, comprese le fabbriche di produzione delle armi, invisibili ai satelliti, si può facilmente pensare che sia stata la Sacra Russia a fornire materie prime, tecnologia, risorse umane e quanto necessario allo stato assemblatore e tester delle Testate Nucleari Tattiche di cui tanto si parla.

Un aspetto che è necessario sottolineare è che la Russia non può produrre armi nucleari al di fuori dei parametri del trattato START e del Trattato di Non proliferazione Nucleare: ma la Nord-Corea ha aderito a questi trattati?


2. START: fermiamoci qua.

Il trattato START è stato siglato il 31 luglio 1991 tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Venne rinominato START I alla stipula del suo successore START II. Il trattato prevedeva limiti al numero di armi di cui ogni fazione poteva dotarsi. L'Unione Sovietica collassò cinque mesi dopo la sua stipula, perciò il trattato rimane oggi in vigore con le nazioni di Russia, Bielorussia, Kazakistan e Ucraina. Questi ultimi tre paesi hanno da allora azzerato completamente il loro potenziale offensivo nucleare.Il trattato START I è scaduto nel dicembre 2009 ed è stato sostituito dal trattato New START. New START (for STrategic Arms Reduction Treaty) (In russo: СНВ-III) è un trattato bilaterale tra gli Stati Uniti e la Russia sul disarmo nucleare firmati a Praga nel 2010. Questo trattato sostituisce tutti gli accordi precedenti: START I (scaduto nel dicembre del 2009), START II e SORT. Questo nuovo accordo è stato annunciato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dal presidente russo Dmitrij Medvedev il 26 marzo 2010 ed è stato poi firmato dagli stessi l'8 aprile 2010 a Praga. Il 21 Febbraio 2023, sullo sfondo della guerra in Ucraina, in un discorso alla nazione Russa il presidente Vladimir Putin conferma la sospensione del trattato New START e della propria applicazione, precisando però che la Russia non si ritira da tale accordo.


3. Trattato di non proliferazione nucleare, quella cosa sconosciuta.

Il trattato approvato dall’Assemblea generale dell’ONU il 1° Luglio 1968 ed entrato in vigore il 5 Marzo 1970 prevede che gli stati in possesso di armamenti nucleari s’impegnino a non cedere a terzi materiale fissile e tecnologia nucleare. Gli Stati non-nucleari, viceversa, sono tenuti a non mettere a punto armi di distruzione di massa o a non procurarsene. Inoltre, il trasferimento di materiale e tecnologie nucleari utilizzabili per scopi pacifici deve avvenire sotto lo stretto controllo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Il trattato fu originariamente sottoscritto da 3 Stati nucleari dichiarati: USA, URSS e Gran Bretagna ed è arrivato oggi ad avere 191 paesi Parte si esso.


4. Considerazioni (necessarie?)

 La guerra in Ucraina sembra ormai passata in secondo piano alle cronache quotidiane, anche a causa di altri eventi di varia natura che in qualche modo attraggono l’attenzione e la sensibilità del pubblico dei media che, nelle difficoltà e sfide quotidiane, ha una motivata scarsa attenzione ad approfondimenti che sarebbero poco assorbiti e, tecnicamente, poco realizzabili sulla base dei tempi televisivi. In secondo luogo, ma non per importanza, è necessario ribadire che relazioni internazionali, ivi compresa una guerra e ciò che le ruota attorno, sono coperti da Segreto di Stato e Segreto Militare, quindi non raccontabili e soprattutto, come detto sopra, non comprovabili o confutabili.

È vero quel che ho raccontato in questo pezzo? Non lo sapremo mai.

Lo spero.

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