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Lettera aperta

Festa dell'Europa, Festa per l'unità d'Italia (150 anni) ,richiami continui ad un modo di vivere basato su ideali di fratellanza, convivenza pacifica, assunzione di responsabilità comuni dove il bene di tutti dipende dal bene di ciascuno e viceversa.

Read MoreProprio in questo periodo il mondo e l'Europa in particolare, è di nuovo (o forse non ne è mai uscito) nel mezzo di una bufera finanziaria dove, come i pirati di un tempo, fantomatici speculatori si abbattono su stati sovrani distruggendone le economie. Alla fine di questi raid chi rimane sempre più in difficoltà sono le famiglie,gli operai, gli artigiani le piccole e medie imprese cioè il tessuto vitale di questi stati stessi. Difficilmente lo sono le grandi istituzioni finanziarie o le strutture stesse degli stati in particolare nelle loro componenti politiche che il più delle volte hanno sostenuto per auto mantenersi situazioni economiche tutt'altro che virtuose.

È allora necessario che il richiamo all'Europa e dentro questa all'unità d'Italia sia di stimolo a proposte reali di cambiamento politico economico: i governi ma anche le opposizioni devono mettere sul tavolo proposte serie per modificare questa situazione .

La globalizzazione deve essere una risorsa e non una scusa che intimorisca e inibisca al cambiamento.

E questo cambiamento deve partire anche dal locale dalla nostra Città e dalla nostra Provincia: dobbiamo fare come Partito Democratico proposte serie perchè le amministrazioni si impegnino a sostenere lo sviluppo ordinato del nostro territorio. Sviluppo ordinato non significa solo sviluppo progressivo di pil o prodotto ma significa anche equilibrio nei conti pubblici, ordinati e finalizzati a investimenti di sostegno alle famiglie e alle imprese ,attenzione alla formazione, alla ricerca, alle attività locali .
Anche nel nostro privato abbiamo la necessità direi il dovere di portare cambiamenti negli stili di vita come nei rapporti con le istituzioni da un lato e con la società dall'altro.

Cambiamenti negli stili di vita significa assunzione di consumi responsabili non solo rispettosi dell'ambiente ma anche virtuosi verso la società intera. Il tutto però come libera scelta e non come pagamento di un costo imposto da altri.

Oggi leggiamo che i ministri economici europei si sono accordati su un maxi piano di pronto intervento al sostegno di stati in difficoltà. Ma da dove vengono queste risorse, quali misure drastiche sono richieste agli stati che ne usufruiranno (e di nuovo sacrifici per la gente... imprese e famiglie) quanta inflazione (costo certo nell'aumento dei prezzi dei beni e nella perdita di valore di salari ,stipendi e risparmi – Bossi gli scorsi giorni diceva che il nostro paese non corre rischi perche il risparmio privato è virtuoso e di nuovo è la gente comune a dover garantire e non la giusta organizzazione dello stato) dovremo aspettarci da questi interventi?
Dobbiamo allora tutti farci carico di vigilare perché l'azione del governo da un lato e le nostre proposte dall'altro mirino a cambiare la situazione mantenendo vivi gli ideali di Nazione democratica e riformista all'interno di un'Europa solida e solidale.

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