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Cara Tina,

Grazie per il tuo messaggio che vuol dire che sei ancora interessata alle sorti del nostro PD.
Sono il segretario di una città che conta 124.000 abitanti e ti ringrazio per la stima, ma la mia opinione su un tema come questo, se mi passi lo slang dei giovani, conta il giusto.


Come già detto più volte in assemblea, io mi sento responsabile e fortemente coinvolto in ciò che accade nel partito cittadino e le situazioni che hai descritto, come il caso dello scandalo delle tessere in Puglia, qui da noi non accadono.

Il PD è nato, per volontà dei suoi fondatori, come partito a vocazione maggioritaria e ha lo scopo di convincere della bontà delle proprie proposte il maggior numero di persone pur rispettando gli ideali fondamentali a cui si ispira.

Che si cerchi quindi di ampliare il consenso su certi provvedimenti oltre ai soli iscritti o simpatizzanti al partito è logica conseguenza. Per poter governare occorre avere la maggioranza, e gli accordi con altre forze politiche fanno parte da sempre della trattative necessarie per poter approvare importanti leggi o provvedimenti.

Ciononostante non vogliamo essere ingenui e siamo consapevoli che quando un partito è al governo ci sono forze estranee che tentano di condizionarne le decisioni, anche con manovre ai limiti della legalità.

È importante quindi vigilare ma soprattutto che tutti coloro che condividono gli ideali di questo partito e dei partiti storici che lo hanno generato si iscrivano e partecipino alla vita attiva del partito.

Questo è il migliore antidoto a presunte scalate di forze ostili.

Alberto Pilotto


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