20220918 letta monza

Il 18 settembre 2022, data importante per la campagna elettorale in vista delle politiche del 25 settembre 2022, il Partito Democratico si è ritrovato a Monza, “piazza della riscossa”, assieme a 500 amministratori e sindaci del PD e al Segretario Nazionale Enrico Letta, per fare sentire la propria voce e fornire l’esempio di quello che è il paese reale da noi gestito.

Monza con il sindaco Paolo Pilotto è il simbolo della riscossa del PD. Ha mostrato come sia possibile ottenere il consenso dei cittadini attraverso proposte credibili, coraggiose, in una coalizione unita e che ha saputo ascoltare i bisogni della città.

I vari sindaci che si sono succeduti sul palco hanno evidenziato le competenze e i punti di forza di ciascuna amministrazione.

Matteo Ricci ha sottolineato la priorità dell’ambiente di questi giorni (regione Marche).

Francesco Boccia ha evidenziato come i servizi forniti dagli enti locali e i servizi pubblici, cioè di tutti, costituiscano il 60% dei Fondi del PNRR sciaguratamente messo a rischio dalla destra. I sindaci sono il motore delle trasformazioni sul territorio e garantiscono il diritto dei cittadini ad avere un paese migliore. Per questo si sono esposti a buon diritto per scongiurare la caduta del Governo voluta da partiti “contrari e lontani dalle esigenze dei cittadini”.

I sindaci possono aiutare a difendere i diritti e le ragioni delle nostre comunità.

Lepore parte dall’ esempio dei due anni di pandemia per ricordarci come sia essenziale investire nella salute pubblica, affinché sia sempre di più un diritto universale costituzionale. I comuni devono avere voce in capitolo nella gestione della sanità pubblica, nelle politiche per la casa (500.000 nuove case popolari senza consumo di suolo) e devono e possono fare la loro campagna elettorale perché sono credibili e possono raccontare le cose che sono state fatte.

Nardella sottolinea come dobbiamo batterci nei prossimi giorni per difendere ciò che abbiamo ora in tema di diritti civili e sociali perché la nostra coalizione è l’unica che possa competere con la destra nei collegi uninominali!

Gori evidenzia come dalla piazza di Monza debba partire una spinta potente per tutti noi: perché siamo credibili sulla base di ciò che abbiamo fatto. Le nostre città sono un esempio.  È necessario aumentare le risorse per la Sanità pubblica del 7% del PIL. Noi in Lombardia sappiamo bene che c’è una differenza abissale tra chi ha risorse economiche per permettersi una sanità privata e chi non può, mancando la dovuta sanità territoriale.  

Sala rimarca che possiamo ancora fare molto, mancano cinque giorni e non sono pochi. Ne abbiamo le ragioni. Su queste elezioni c'è un'attenzione da tutto il mondo perché rappresentano uno scudo per la democrazia che non ha solo a che fare con la modalità di elezione del governo, ma soprattutto sul modo con cui chi governa esercita il proprio potere. Ad esempio Orban che è stato eletto democraticamente, ma non esercita il proprio potere in maniera democratica. I fenomeni solo epocali. Noi distruggeremo noi stessi prima di distruggere il mondo. Per questo noi del Partito Democratici siamo e saremo sempre responsabili, perché ci guida la concezione di vivere in un patto repubblicano e costituzionale. Perché siamo ancorati al valore dell’antifascismo e cioè della democrazia, in cui conta il principio della cooperazione e della umanità.

Infine l’intervento di Letta: “Per questo ripartiamo da Monza. Il paese sarà migliore se sarà governato così, come i nostri sindaci governano le loro città”. 
Mettendo al centro l’ambiente contro i negazionisti dell’ambiente modello Orban e Bolsonaro.
Perché abbiamo bisogno ora dei fondi del PNRR, che non necessita di essere rinegoziato, e soprattutto non ne abbiamo il tempo.
Perché vogliamo un’Italia giusta e inclusiva.
Perché siamo l’unico partito nazionale e solo noi possiamo riuscirci.
L’elettorato è fortemente mobile e gli indecisi rappresentano il 40% del totale. Dobbiamo fare un ultimo sforzo per “riuscire a vincere”! E Monza costituisce un solido esempio di come spesso i sondaggi vadano ignorati. 

Il 25 settembre scegliamo il PD.