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logo pdLa campagna elettorale per le politiche 2018 è davvero alle porte. La data del voto – 4 marzo 2018 – si avvicina a grandi passi e il Partito Democratico vuole porre l'accento su quanto costruito durante questa legislatura. Cosa è stato fatto? Tanto. Anzi, tantissimo. Oggi la seconda puntata dei nostri “fatti concreti”. Parliamo di: periferie, dimissioni in bianco, ecoreati e lavoro pubblico.

Periferie

Misure importanti atte a contrastare il degrado nelle periferie delle città. Come? Attraverso la rigenerazione urbana e le convenzioni con i comuni. Le risorse stanziate ammontano a 500 milioni nel 2017, che diventeranno 1,6 miliardi nel 2018 a testimonianza dell'impegno sottoscritto dal governo.

Dimissioni in bianc

Mai più dimissioni “in bianco”. Mai più far firmare al lavoratore - ma, più spesso, alla lavoratrice - la lettera di dimissioni all’atto dell’assunzione, dunque nel momento di massima debolezza, che permetteva poi al datore di lavoro di “liberarsi” di quel lavoratore o lavoratrice a sua discrezione e senza corrispondere alcuna indennità. La nascita di un figlio, una malattia o un infortunio, potevano essere tutti motivi per licenziare indiscriminatamente una persona. Con le nuove procedure introdotte non potrà più accadere. Dopo nove anni, abbiamo riconquistato una norma di civiltà varata nel 2007 e poi, come primo atto del suo Governo, abrogata da Berlusconi nel 2008.

Legge ecoreati

La nuova legge ha introdotto nel Codice Penale nuovi reati particolarente gravi. Disastro ambientale, inquinamento ambientale, impedimento al controllo ambientale, traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività ed omessa bonifica. Una risposta positiva alle raccomandazioni dell’Ue che ci ha posto all’avanguardia in Europa con nuovi delitti, inasprimento del quadro sanzionatorio e raddoppio dei termini di prescrizione. Introdotta una speciale aggravante legata ai reati commessi dalla criminalità organizzata che ha l’obiettivo di colpire proprio le cosiddette ecomafie. Secondo i rapporti di Legambiente, in Italia ogni anno si registrano circa 30mila illeciti ambientali per un giro di affari stimato di circa 15 miliardi di euro e con circa 300 clan mafiosi coinvolti.

Lavoro pubblico

Chi lavora per lo Stato non è un perditempo, non guadagna cifre alte e viene punito se non adempie a suoi compiti. È così che abbiamo voluto cambiare veramente l’immagine (e la sostanza) dell’impiegato pubblico. Un processo di modernizzazione che fa crescere tutto il Paese. Per tutelare cittadini e lavoratori è stata adottata una procedura accelerata per chi viene sorpreso, in flagranza, a ingannare sulla presenza in servizio. Il dipendente viene sospeso nell’arco di 48 ore. Al termine del procedimento, che dura 30 giorni e rispetta pienamente il diritto alla difesa, se ritenuto responsabile è fuori dalla PA. Prevista la responsabilità del dirigente che non denuncia.