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MulticulturaNella tarda mattinata di martedì, l'Amministrazione ha presentato il progetto "La Casa delle Culture".

Il Sindaco Roberto Scanagatti ha ricordato che questo impegno era presente nel proprio programma di mandato e che questo periodo è stato utilizzato per predisporre le condizioni e il percorso necessario alla sua realizzazione.

La presenza degli Assessori Bertola (Servizi Sociali), Dell'Aquila (Cultura)e Montalbano (Istruzione) ha testimoniato il livello "trasversale" e interassessorile del progetto che sarà coordinato e attivato  dalla Consigliera Morasso la quale ha ricevuto una specifica delega dal Sindaco per seguire e attuare il progetto.

Questa iniziativa si colloca dentro una presenza che ormai segna da anni il cambiamento demografico della nostra città: sono infatti più di 15 mila (oltre il 12% della popolazione) i "nuovi cittadini" regolari provenienti da diverse nazioni e che lavorano, studiano e vivono nella nostra città.

L'età media di questa presenza è bassa (dai 20 ai 40 anni) e il 26% dei nuovi nati in città sono figli di famiglie "immigrate".

La Casa delle Culture non avrà una sede fisica propria ma, per scelta, avrà una "sede diffusa" nei diversi spazi (biblioteche, scuole, centro civici) già esistenti in città. Il suo primo compito sarà quello di coordinare e co-progettare insieme alle realtà esistenti (comunità "straniere" e "monzesi") quanto già è presente e si fà in città già da molti anni. A questo si aggiungeranno iniziative che avranno l'obiettivo di favorire scambio interculturale e integrazione attraverso diversi linguaggi come la musica, l'arte e l'alimentazione favorendo così l'espressione e incontro tra le diverse culture.

Il progetto muove così i suoi primi passi e si promette di coinvolgere gradualmente le realtà esistenti e interessate. Una sfida controccorrente e importante che si prefigge come obiettivo principale l'affermazione di una Monza che non si rinchiude in sè ma che, al contrario, si apre al nuovo e ai cambiamenti nella convizione che così facendo avremo una città più solidale e più vivace culturalmente e socialmente.

 

 

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