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parlamentoGrazie al lavoro di concerto tra Governo, Parlamento e Alleanza contro la Povertà, è stata approvata la legge sul contrasto alla povertà che prevede la prima misura nazionale di contrasto alle fragilità economiche e sociali, ovvero il Reddito di Inclusione (ReI). Dal 1° dicembre 2017 le famiglie aventi diritto possono farne richiesta e l’operatività partirà il 1° gennaio 2018.

Cosa c'è da saper? Giovanni Lattanzi, Responsabile Dipartimento Welfare del Partito Democratico, attraverso una nota stampa, chiarisce che “La misura consiste nella presa in carico della persona in condizioni di fragilità, attraverso un beneficio economico e una componente di servizi; questi sono assicurati dalla rete dei comuni, Ambiti Sociali, Terzo settore e da tutti gli attori coinvolti, mediante un progetto personalizzato avente per finalità l’attivazione e l’inclusione sociale e lavorativa, garantita uniformemente in tutto il territorio nazionale. È proprio l'impegno, che si concretizza nel progetto personalizzato, a fare di questa misura uno strumento che supera la visione assistenzialista – radicata troppo spesso, purtroppo, nel nostro Paese - per mettere al centro la persona nel rispetto della sua dignità. Il progetto deve essere predisposto da una équipe multidisciplinare, costituita dagli ambiti territoriali, (in collaborazione con gli enti competenti sul territorio in materia di servizi per l'impiego, formazione, politiche abitative, tutela della salute e istruzione), prende in considerazione: la valutazione del bisogno, la piena partecipazione dei beneficiari alla predisposizione dei progetti, un'attenta definizione degli obiettivi e un monitoraggio degli esiti valutati periodicamente”.

Nella legge di bilancio 2018, in discussione in Parlamento, è previsto l’ampliamento della platea dei beneficiari e l’aumento del beneficio economico per i nuclei familiari numerosi. Finora infatti gli aventi diritto erano famiglie con almeno un minore o un figlio adulto disabile, o una persona in stato di gravidanza, oppure con una persona di almeno 55 anni disoccupata. La legge di bilancio, in fase di discussione in Parlamento, prevede che dal 1 luglio 2018 tutti questi requisiti categoriali vengano meno e il ReI diventerà una misura universale, aperta a tutte le famiglie in grave povertà.

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