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claudio colomboProseguono i nostri incontri con la giunta Scanagatti. Abbiamo intervistato Claudio Colombo, assessore alle Politiche del territorio con deleghe Urbanistica ed Edilizia privata.

Circa 5 anni fa iniziava il suo lavoro nell’esecutivo monzese. Cosa ricorda di quei primi giorni? Che situazione ha trovato?

Di quei primi giorni ricordo un forte entusiasmo anche perché era la mia prima esperienza amministrativa. Le novità portano da un lato a mettersi in discussione e dall'altro a cambiare abitudini per apprezzare al meglio il nuovo ruolo. La situazione nel 2012 era decisamente pesante. La prima delibera fu infatti la revoca della variante Mariani. Anche da un punto di vista finanziario, tra un bilancio ereditato addirittura non veritiero sotto molti aspetti e una prospettiva tutt'altro che rosea dopo l'allora recente patto di stabilità, gli sforzi furono impegnativi. Per i primi 6 mesi dopo il nostro insediamento era ancora in vigore il documento di piano del 2007, scaduto nel dicembre 2012, da cui sono scaturite scelte complesse in campo urbanistico. Operazioni importanti come quella di Esselunga, che è stata in assoluto la più rilevante. E a livello personale ricordo l'impegno profuso per approfondire strumenti così molteplici e per abituarsi alla “macchina comunale”, prendendo nel contempo decisioni.

Quali erano le priorità del suo assessorato allora e quali sono oggi?

Le priorità del mio assessorato furono rese pubbliche dal sindaco nel programma elettorale, pertanto sotto questo aspetto è stato relativamente facile. Obiettivi precisi, priorità “nero su bianco” e in alcuni casi addirittura tempistiche già specificate. Non sempre è stato agevole rispettarle, certo, ma mi hanno dotato di un faro per illuminare il mio percorso.

Quali sono i risultati raggiunti che la soddisfano maggiormente? Cosa resterà?

Tra i risultati più importanti certamente il nuovo Pgt che dovremmo chiudere a febbraio. Una soddisfazione molteplice che comprende anche una discussione consiliare sempre positiva tanto con le forze di maggioranza quanto con quelle di minoranza e non era per nulla scontato. Il tema è delicato e in passato ha dato luogo a contrasti anche molto aspri. Soddisfazione anche per i pareri favorevoli espressi da Provincia e Regione rispetto al nuovo Pgt a cui si sommano i riconoscimenti di altre istituzioni, anche dal mondo delle professioni. Particolarmente contento anche per l'adesione della città di Monza all'interno di due Parchi Locali di Interesse Sovracomunale e per alcuni piani attuativi, cito nello specifico le azioni di recupero delle aree dismesse.

Cosa, invece, non è andato come avrebbe voluto? E perché?

Ho a cuore il contrasto dell'abusivismo edilizio. Credo di essere stato il primo a evidenziarlo a Monza. Sono stati diversi i passi avanti compiuti in tal senso, soprattutto rispetto a qualche anno fa, quando questa partita era del tutto fuori controllo, ma è un settore che richiede un'azione ancora più forte. È rimasto ancora un po' impastato anche il tema dell'informatizzazione delle pratiche edilizie e, in generale, dell'informatizzazione del comparto.

Tre aggettivi per descrivere il lavoro di questo esecutivo.

Sereno. Coeso. Leale. 

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