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Ignazio Marino è il “terzo uomo” a voler diventare segretario del PD: “Io ci sono e siamo in campo, siamo in tantissimi”. Il chirurgo-senatore ha ufficializzato dal palco della festa del Pd di Roma la sua candidatura in vista delle primarie del 25 ottobre sciogliendo le riserve. Bianca Berlinguer gli chiede: “Allora sei il terzo uomo?”. E lui: "Direi di sì. Ci sono anch'io e con me ci sono tantissime persone che mi hanno chiamato dicendomi che andavano a prendere la tessera che non avevano o che avevano strappato. Una scelta che mi lusinga e mi riempie di responsabilità” (ricordiamo che tra i candidati c'è già Mario Adinolfi, al di là delle semplificaizoni gironalistiche è la quarta candidatura NDR).

"Beppino Englaro - ha detto Marino riferendosi al papà di Eluana- mi ha chiamato stamani ma io non ho avuto la possibilità di rispondere. Mi e' però arrivato il messaggio che, se mi candido, e' pronto a prendere la tessera del Pd da subito. Per me Beppino Englaro è un eroe civile" . Ma poi precisa che non si impegnerà solo sul tema della laicità, a cui lo riducono tanti commentatori politici: "Il programma deve essere improntato su alcune parole chiave: solidarietà, uguaglianza, diritti, ambiente, sicurezza scuola – elenca - E non ultima, la meritocrazia, io credo in una squadra, in un clima dove ognuno ha una sua preparazione. Sarà una squadra determinata in cui le persone vengono scelte in base al merito. Bisognerà lavorare insieme, non parlare nelle stanze chiuse ma parlare tra la gente alla gente". E aggiunge: "Credo in un partito che ha una sola corrente: quella dei circoli".
E Marino spiega che ci sarà sicuramente "chi e' stato tra i padri fondatori del Pd, Goffredo Bettini, il quale ha creduto a questa idea con generosità". Si occuperà, invece, dell'organizzazione Michele Meta, mentre alla costruzione del progetto si dedicherà uno dei leader dei 'Piombini', Pippo Civati.

Le possibilità.
“Sono convinto che lo spazio c’è per una terza candidatura, costituito da persone e cittadini che non si sentivano rappresentati né coinvolti in questo grande progetto che è una iniziativa straordinaria per dare voce e rappresentazione alle persone. Molti si sono allontanati e non punto al secondo posto". Tre candidature per la segreteria secondo lui porteranno il Pd ad avere un congresso "che fa finalmente chiarezza su molti punti, in modo che il Pd possa avere l'ambizione non dico della vocazione maggioritaria, ma di un respiro maggioritario, e cioè quello di avere delle posizioni condivise dalla maggior parte dei cittadini". E sulle alleanze dice che "al momento il Pd non può fare a meno di alleati se vuole puntare al governo del paese", ma basta con le "coalizioni confuse, come lo fu l'Unione", dovrà essere vincolante il programma. Nell’intervista ha ricordato i numerosi temi a cui nei mesi scorsi il Pd ha avuto posizioni diverse agli occhi dell’opinione pubblica, da quelli bioetici all'immigrazione. "C'é necessità di chiarezza - ha detto - e se arriviamo a un confronto vero, e avremo molti più iscritti al partito, avremo una opportunità straordinaria per fare chiarezza". Solo così il Pd può avere "l'ambizione", ha spiegato Marino, " un respiro maggioritario" e cioé una posizione "condivisa dalla maggior parte dei cittadini".

Gli auguri di Franceschini. “Crepi il lupo. Non è così che si risponde? Anche io ho fatto un grande in bocca al lupo sia a Franceschini che a Bersani”. Una dichiarazione che arriva dopo gli auguri inviatigli dal segretario del Pd, Dario Franceschini: “La candidatura di Ignazio Marino renderà più vivo il dibattito congressuale del Pd. Ignazio - sottolinea il leader democratico - è una persona che stimo, anche per questo da segretario gli ho chiesto di fare il capolista alle elezioni europee e, più recentemente, gli ho proposto più volte di arricchire, con la sua competenza e i suoi valori, la pluralità di posizioni che sostengono la mia ricandidatura alla segreteria del Pd. Ha fatto una scelta diversa, che rispetto. Gli auguro sinceramente in bocca al lupo”.
“Sono due persone preparate e serie e mi aspetto che questa fase congressuale serva a rafforzare il partito, a portare più iscritti e a chiarire le linee politiche su temi come l’ambiente, gli immigrati, il lavoro, la ricerca e la scuola e i diritti civili che devono essere uguali per tutti”.

La serata si chiude con l’appello ad aderire al tesseramento al PD, (solo chi si tessera entro il 21 luglio può partecipare alle votazioni delle mozioni nei circoli): “Ognuno di noi può dare un contributo affinché il 25 ottobre il Pd sia un partito più numeroso, più solido e preparato a costituire il governo. Se arriviamo con un confronto di idee al congresso con posizioni diverse e soprattutto con molti più iscritti sarà un’ opportunità straordinaria”.

Ma. Lau.

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