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brianza acquePer sintetizzare i contenuti della conferenza stampa di martedì scorso, avente come argomento “BrianzAcque: i nuovi assetti societari, gli investimenti sul territorio e la ristrutturazione del depuratore di Monza”, ho preso in prestito un vecchio “claim” pubblicitario di una nota azienda di elettrodomestici. Sarebbe stata davvero un’impresa poterla riassumere meglio di così!

Il problema “miasmi” è noto a tutti, non solo ai cittadini di San Rocco e Sant’Alessandro e non solo ai cittadini monzesi, colognesi e brugheriesi, e purtroppo è noto da troppo tempo.

Un impianto considerato – all’epoca della sua realizzazione - dagli addetti ai lavori un modello di efficienza, soprattutto dal punto di vista impiantistico e tecnologico, che per ragioni dettate da visioni esclusivamente legate a logiche di profitto, ha visto (per almeno quarant’anni!) crescere esponenzialmente dimensioni e servizi erogati (152 chilometri di collettori fognari convogliati!), senza alcuna adeguata e/o equivalente opera di compensazione per mitigarne gli effetti sui luoghi circostanti.

Altro non trascurabile piccolo dettaglio: una pianificazione del territorio (soprattutto monzese!) che ha consentito, nei decenni seguenti, di arrivare ad una pressoché completa conurbazione con i comuni limitrofi, una sorta di “new-town” (dove l’ho già sentita questa?) con splendida ed esclusiva vista su di un impianto di depurazione delle acque fognarie…………………… tanto poco più a nord c’era sempre il parco reale.

La sopportazione dei cittadini residenti è stata al limite del masochismo.

Poi, come spesso succede, la questione rimbalzò, con il suo carico di rabbia ed esasperazione, nei “palazzi” della politica (circoscrizione 3, comuni, provincia, regione e persino a Roma).

Attenzione!

Fu solo con l’avvento della giunta guidata dal sindaco Michele FAGLIA (anno 2002) che, per la prima volta, il problema venne “messo a sistema” con la formazione di un tavol o tecnico in cui non solo le istituzioni e gli organi di controllo erano convocati, ma anche i cittadini dei quartieri tormentati dall’aria irrespirabile che ammorbava i quartieri situati intorno al depuratore.

Questo processo, a casa mia, si chiama “democrazia partecipata”.

Il tavolo tecnico non ha solo parlato e discusso, anzi!

Di comune accordo individuò un “arbitro imparziale” (il professor Antonio COLOMBI dell’unversità degli studi di Milano) per accertare, come priorità assoluta; la non-nocività dei miasmi rilasciati nell’aria dal depuratore: tale volontà comportò, per il comune di Monza, un notevole e ripetuto impegno di risorse economiche volte alla ricognizione dello stato dell’aria mediante analisi chimiche, microbiologiche ed olfattometriche.

Contestualmente i sindaci dei comuni soci del’impianto, dettarono un impegno preciso ed un programma d’interventi strutturali con l’obiettivo condiviso di eliminare il “vento di passioni” che appestava una consistente porzione del territorio limitrofo.

Il “famoso” o “famigerato” master-plan!

Su questo progetto si potrebbe stendere un’enciclica, perchè "si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”; ed allora, improvvisamente, Monza scoprì di poter annoverare tra i propri concittadini una pletora di tuttologi della materia.

Pensate! Alcuni di questi sapienti, decisero (ovviamente mossi dallo spirito di servizio che li contraddistingueva e non giammai dalla necessità di una visibilità pubblica che l’atroce destino gli aveva sino ad allora negato) di “stringersi a coorte” fondando una nuova (!) lista civica.

La raccolta dei dogma enunciati (la maggior parte dei quali “pubblicati” sulla stampa locale), costituiranno libri di testo per le generazioni a venire.

Fortunatamente, possiamo fare ancora affidamento su sindaci come Roberto SCANAGATTI e come Marco TROIANO, fortunatamente esistono ancora persone nei consigli d’amministrazione di società a totale capitale pubblico, che alle parole preferiscono i fatti!

Invito caldamente a partecipare, sabato 14 marzo dalle ore 10:30, all’evento organizzato da BrianzAcque dove saranno illustrati progetti, importi economici, modalità d’intervento e, soprattutto, tempistiche d’inizio e fine lavori previsti nel prossimo triennio.

 

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