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ComuneIl bilancio di previsione del comune di Monza è stato approvato martedì scorso. L'amministrazione del capoluogo brianzolo, nonostante i vincoli di finanza pubblica e nonostante l'ormai nota congiuntura, è riuscita a dotare la città di uno strumento solido e a tutela delle fasce più deboli. Il bilancio monzese verte su tre capisaldi: rispetto delle regole, abbassamento della pressione fiscale e, come detto, attenzione alle fasce meno abbienti. A fornire lumi è Debora Donvito, assessore al Bilancio.

Sono molto soddisfatta. Nonostante le difficoltà legate a normative e vincoli siamo riusciti a perseguire obiettivi importanti. Abbassare le tasse, pagare i fornitori entro 60 giorni e tutelare il comparto più sensibile della popolazione erano condizioni per noi imprescindibili, che abbiamo realizzato”.

Rispetto allo scorso anno, oltre 400 mila euro in più saranno dedicati ai servizi sociali (29 milioni e 500 mila euro). Il diritto all'istruzione si mantiene sugli stessi standard del 2015 (12 milioni e 700 mila euro) e il comune di Monza, dal 2011 a oggi, ha visto scendere il proprio indebitamento da 121 milioni di euro agli attuali 109. “Una bella cura dimagrante – chiosa Donvito – che riguarda anche la pressione tributaria, scesa in un anno da 766,25 euro a 672,93 euro pro capite. Peraltro mantenendo l'incremento della porzione esenti – da 15 a 18 mila euro – introdotta lo scorso anno sull'addizionale Irpef ”.

“I comuni – continua Donvito – sono obbligati ad accantonare un fondo che copra i crediti cosiddetti di dubbia esigibilità, sui quali vi sono incertezze circa l'effettiva riscossione. Monza ha destinato 7,2 milioni di euro a questo fondo, che sottrae risorse ma che tutela la città da eventuali e sgradite sorprese. L'amministrazione, chiaramente, ha rispettato le direttive ma senza perdere di vista i propri obiettivi. Tra cui la sicurezza, settore che conta un incremento pari a 900 mila euro”.

Capitolo investimenti. Monza investe soprattutto nella tutela del proprio patrimonio pubblico, raddoppia gli stanziamenti alle scuole (da 9 a 18 milioni di euro) e quelli destinati a sport e tempo libero (da 4,5 a 8,6 milioni di euro).

“Tengo a sottolineare – conclude Donvito – la capacità di programmazione e la lungimiranza di questa amministrazione, che ha intuito a tempo debito gli effetti dei cambiamenti normativi in atto e ha saputo agire di conseguenza, permettendo alla città di trarne vantaggio”.  

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