Cantalupo logoDue edifici nel quartiere Cantalupo, precisamente in via Nievo, per un totale di 18 alloggi in affitto a canone moderato. La giunta comunale ha affidato alla Cooperativa Sociale Monza 2000 la realizzazione degli immobili nell'ottica dell'implementazione del “Contratto di Quartiere” Cantalupo rivisto dall’attuale amministrazione Scanagatti nel febbraio del 2013 e che ha permesso al Comune di recuperare i contributi regionali per lo sviluppo del progetto.

L'affidamento della realizzazione dell'intervento edilizio alla cooperativa sociale, che insieme al Comune, Asl, Aler MB e all’associazione il Mosaico culturale, fa parte dei soggetti che nel 2009 hanno stipulato la convenzione con Regione Lombardia per l'implementazione del Contratto di quartiere, è avvenuto in seguito all'esito negativo della gara indetta nel 2014 dall'amministrazione comunale per individuare un soggetto in grado di realizzare l'intervento. I lavori per la costruzione dei due edifici su un'area di circa 1800 mq, che sarà ceduta alla cooperativa in diritto di superficie per 35 anni, inizieranno nei prossimi giorni e si concluderanno nel 2016.

«Con l'affidamento dei lavori alla cooperativa – hanno commentato l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Marrazzo e l'assessore ai Servizi sociali, Cherubina Bertola – ci avviamo a completare un altro importante tassello del Contratto di quartiere Cantalupo, il cui sviluppo, nonostante le difficoltà, è fortemente voluto dall’amministrazione Scanagatti. L'obiettivo è cogliere tutte le opportunità a livello regionale e nazionale per avviare interventi che aiutino a migliorare gli standard qualitativi dal punto di vista urbano e sociale di tutti i quartieri monzesi».

La realizzazione delle due palazzine, per la quale è disponibile un contributo regionale di circa 800 mila euro, si aggiunge agli altri interventi avviati nell’ambito del Contratto di quartiere, tra cui la realizzazione di uno stabile per le locazioni temporanee per studenti e lavoratori, interventi sociali di sostegno agli anziani attraverso la sperimentazione di nuove formule di assistenza domiciliare e l'attivazione del centro di aggregazione. Sempre nel sociale sono stati messi a disposizione delle famiglie residenti dei voucher per la frequenza degli asili nido. Dal punto di vista della sicurezza urbana sono stati introdotti i vigili di quartiere, avviati progetti di educazione stradale nelle scuole e allestita una rete di telecamere collegate con le forze dell'ordine.

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